Cari lettori e amici dell'atletica veronese,
è da un po' di tempo che non scrivo sul blog provinciale però stasera volevo invitare tutti a leggere una storia per rifletterci sopra.
La storia è questa:
C'era una volta in una comunità di persone un personaggio che faceva miracoli, raccontava parobole e diceva sempre le cose come stavano dal suo punto di vista; la gente apprezzava questo personaggio però c'erano alcuni (e per fortuna non erano in molti) forse invidiosi, forse semplicemente istigatori che volevano metterlo alla prova o forse infastiditi dalla sua presenza e dal suo ruolo volevano eliminarlo.
Un giorno gli portarono una donna che dicevano essere una "malafemmena": cioè una che, secondo loro, si arrabbiava facilmente; sempre a loro dire perdeva spesso la pazienza; che portava avanti battaglie contro i sistemi corrotti o "malati" del suo mondo, accentrava tutte le cose da fare o le decisioni da prendere su di sè,....Eccetera, eccetera, eccetera.
Gli chiesero di giudicarla e lui con calma olimpica rispose:"Chi è senza peccato scagli la prima pietra contro di lei e la faccia fuori". Quelli che gli avevano portato la donna lo guardarono e senza fiatare se ne tornarono a casa con orecchie basse e coda fra le gambe.
La donna era viva e il personaggio principale della nostra storia l'aveva perdonata, ma soprattutto l'aveva salvata perchè sapeva benissimo che dentro quella donna e in quello che lei faceva c'era anche qualcosa di buono e soprattutto aveve prodotto qualcosa di buono.
Spero che tutti possiate fare una riflessione su questa storiella che si verifica anche ai giorni nostri e penso conoscerete già in molti...
Mi auguro che nella nostra bella atletica veronese non siano in molti quelli che credono di essere senza peccato....o con le pietre in mano :-)
A presto
Daniele